lunedì, luglio 23, 2012
Foie mi cuit
Ingredienti
ingredienti per 8-10:
1 fegato da circa 1/2 kilo
1 shot di martini bianco ( o vino dolce )
1 o 2 grammi di zucchero
3 grammi di sale
2 pizzichi di pepe
un pizzico di scorza d'arancia ( opzinale )
1 cucchiaio di marmellata di fichi come accompagnamento
Introduzione
L'emblema della gastronomia francese è senza dubbio il foie gras ( fegato grasso di oca o anatra ). Ci sono varie elaborazioni con questo prodotto però oggi ci concentriamo su una in particolare, il " mi cuit ", ovvero una semi conserva di foie gras. Il termine mi-cuit significa semi-cotto e difatti si elabora a una temperatura non oltre i 70 gradi. Praticamente subisce un processo di pastorizzazione. Al non cuocersi del tutto mantiene inalterate tutte le sue qualità e sapori caratteristici del foie.
Ci sono vari modi per elaborarlo, i più comuni: in vasetti di vetro, ceramica o in terrina.
La terrina classica è un processo lungo e scocciante, tra il tempo di macerazione , la cottura per 1 ora a bagnomaria, una notte in frigo pressato e con tutto questo eccesso di grasso che sgorga fuori………basta! Con la tecnica che vi presento in seguito, il metodo classico passerà ad essere fuori moda!!!
Tecnica portata a mia conoscenza da Filippo Monaco, uno chef con una forte abilità, innovazione, spirito avanguardisitco e che dopo aver lavorato 8 anni in Francia, fidatevi che di foie gras se ne intende! Attualmente collaborando col noto chef valenciano Quique Dacosta ( 2 stelle michelin ). Colgo l’occasione per salutarlo e ringraziarlo….. Grande Filippo!!
Questo è il suo metodo: Prendete un fegato intero di prima scelta e rimuovete le vene principali ( e il più possibile delle vene piccole) iniziando dal nodo centrale per seguire poi le sue ramificazioni. Aiutatevi con un coltellino e sminuzzatelo in pezzi piccoli e grandi. Condite con sale,pepe, zucchero e uno o più vini dolci o distillati. I più usati e classici sono il brandy e il porto, però cambiate pure…..sperimentate con vini da dessert per esempio o aperitivo. In questo caso abbiamo usato il martini bianco. Lasciate il tutto in un vassoio tappato in frigo per 20 – 30 minuti a macerare. Trascorso il tempo versatelo in una pentola, munitevi di un guanto e mettetelo sul fuoco muovendo il tutto con una mano per circa 15 secondi, poi appartatelo dalla fiamma e continuate a muoverlo in modo che il calore si propaghi omogeneamente. Ripetete questo processo per 3 volte e all’ultima dimezzate i pezzi più grandi schiacciandoli con la mano delicatamente. In questo processo i pezzi più piccoli si scioglieranno completamente però fate attenzione a che ( più o meno ) la meta della materia prima rimanga in tocchetti solidi. A questo punto avremo un foie semi – cotto e semi sciolto con una consistenza tipo zuppa o crema con pezzettoni. Siete ancora in tempo a rettificare i sapori, sale e zucchero ! Approfittate adesso che è caldo e manipolabile per dargli la forma che volete. Usate degli stampini monodose di gomma o silicone tipo semisfere, lingotti o direttamente versatelo in una terrina per dargli una forma. Se lo volete in un unico rullo rotondo/cilindrico, mettetelo in frigo 10 minuti perchè si compatti un poco e poi versatelo sulla pellicola trasparente avvolgendo più volte. In frigo si può conservare per una settimana massimo. Una volta elaborato, lasciatelo in frigo sino a che non sia compatto e riposato.
Questa tecnica porta solo vantaggi: tempo un’ora max di elaborazione, non si ossida tanto, meno scarto perchè la parte di grasso gialla si lega con l’altra, più manipolabilità all’ora di dargli la forma che preferite ed è semplice sia per casalinghe/i che cuochi professionali.
Il foie si sposa benissimo con alimenti dolci tipo marmellate, chutney, purè di frutta o riduzioni di vino o balsamico. Uno dei miei abbinamenti preferiti è con la marmellata di fichi per la sua delicatezza. Sconsiglio la marmellata di arance che tende ad essere amarognola, però si alla sua scorza ( poca e grattugiata ) all’ ora di condirlo e macerarlo. Oppure lasciatelo semplice e accompagnatelo con un buon vino dolce tipo sauternes ( classico francese ) per esempio e non sbagliate!
One Comment
Gracias por ofrecernos esta explicación de elaborar el foie, conozco a Filippo y es un gran cocinero y gran persona.